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'Get The Pet' (2014) - recensioni:

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Exitwell

22/02/2015

Get the Pet è il terzo disco dei bolognesi Phono Emergency Tool. È stata una delle sorprese più piacevoli del 2014 ed ad un anno dalla sua uscita rimane un lavoro accattivante e assolutamente valido. Dopo due dischi autoprodotti l’energico trio composto dai fratelli Andrea e Sandro Sgarzi (rispettivamente chitarra/voce e basso/voce) e completato da Marco Lanna (alla batteria) approda alla Red Cat Records sotto l’ala di Gianluca Grazioli per registrare un disco di puro alternative-rock. Le canzoni vantano tutte un discreto songrwiting che lascia emergere capacità negli arrangiamenti e nelle doti tecniche oltre ad avere un taglio decisamente internazionale (non solo musicalmente visto che il tutto è cantanto in lingua inglese). I primi due brani già gettano le coordinate del sound: un rock diretto e vigoroso semplice ma carico di energie positive (“Five in Four” è decisamente la perla del disco con il suo riff al limite del desert-rock). Il disco scorre piacevolmente e senza cali di sorta passando per canzoni come “Blow moulding machine” ( groove irresistibile e testo impegnato) e “I don’t belong” (dal sapore garage). Purtroppo nella seconda metà il disco perde un po’ del suo appeal. Il trio cerca forse di dimostrare di essere in grado di prendere le distanze dalle proprie influenze (The Beatles Beck e Blur su tutti) ma il risultato è qualche canzone un po’ anonima e paradossalmente priva di originalità. E così “Crimentology” (costruita su un malinconico arpeggio di chitarra) “Better stay home” o “Farther” (dai giri di basso ossessivi) sono timidi tentativi con scarso mordente lontani dal sound dei brani e dei dischi precedenti. Il disco sembra riprendersi nel finale riacquistando un po’ di vivacità e velocità grazie anche al singolo “Don’t stop making money” (il pezzo più radiofonico) e regalando una curiosa ghost track (dopo la conclusiva “Heyday” per i più pazienti). Il risultato è quello di un lavoro dalle ottime premesse che purtroppo non mantiene tutte le aspettative nel corso dei suoi 42 minuti di durata. Un disco che forse avrebbe giovato di un sacrificio di tracce (12 totali) a favore di una maggior compattezza e scorrevolezza. Comunque promosso!

Giulio Valli

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Kathodik

08/12/2014

'Get the Pet' è il terzo lavoro per i Phono Emergency Tool trio bolognese attivo da una decina d’anni composto dai fratelli Andrea e Sandri Sgarzi il primo chitarra e voce il secondo basso e voce e dal batterista Marco Lama. Tutti i ragazzi sono polistrumentisti e vantano numerose esperienze: Slang Mud Bubble Buzzer Banana Boys Geremia Rock Band Twilight Del Nastro. L’album è stato prodotto dalla Redcat Records di Firenze ed è distribuito da Audioglobe / The Orchard. 12 brani entusiasmanti ed energici dalle influenze indie british anni ’90 con rimandi alle sonorità di Beck Beatles Gomez Elliott Smith Robyn Hitchcock Pavement Blur Graham Coxon. Non mancano sfumature rock e atmosfere post punk ottimi gli arrangiamenti buone le capacità tecniche dei ragazzi e molto definita la sezione strumentale. Mi è capitato di vederli dal vivo e i ragazzi sono davvero scatenati non perdeteli i Phono Emergency Tool garantiscono uno show potente e divertente!

Rachele Beni

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Metallo Italiano

11/11/2014

La copertina cita apertamente un'altra copertina di un famoso gruppo italiano che citava una terza copertina di un famoso gruppo inglese. Citazione per citazione forse ci si potrebbe aspettare un gruppo che lavora di copia-incolla... invece è l'ecletticità la cifra per comprendere il terzo lavoro del terzetto bolognese (Andrea Sgarzi – chitarra e voce; Sandro Sgarzi – basso e voce; Marco Lama – batteria) autore di un rock leggero e divertente ricco di influssi e fascinazioni genuinamente lo-fi ma con piglio elettrico. Tra Oasis e Beatles Police e Radiohead ai tre bolognesi non importa molto di fare un disco che va un po' dove lo porta il cuore e lo stomaco; un po' come i miei conterranei The Bastard Sons Of Dioniso (per altro piuttosto vicini come stile) i quali alla mia domanda su che cosa suonassero fondamentalmente mi hanno risposto "Come ci viene". Saltellare al ritmo di "Floating So Fast" o funkeggiare con "Five In Four"? Concedersi un intermezzo molto 'sixties' con "I Don't Belong" o divertirsi con il reggae'n'roll di "Hevo"? Tutto è ok ogni pezzo vive una vita propria e ha una propria fisionomia e trova il suo motivo di esistere in un libero accostamento di note sempre restando in una fisionomia stilistica coerente. Se avete voglia di tre quarti d'ora divertenti ma anche curato nella sua semplicità allora... get the PET! P.S. Avete capito di quale gruppo italiano si parla nella citazione? - See more at: http://www.metalloitaliano.it/articoli/recensione.php?id=2405#sthash.yLMVcso0.dpuf

Alessandro Biasi

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Metal Wave

26/07/2014

Terzo album rock leggero e molto gradevole per I bolognesi Phono Emergency Tool che a scapito di un nome un po’ assurdo e una copertina che sembra uno screenshot casuale da una trasmissione di DMax ci regalano 12 tracce per quasi 43 minuti di musica davvero gradevole semplice ma sempre interessante nonché diversificata da brano a brano in quanto a influenze musicali cosa che apprezzo particolarmente in questi generi musicali. E l’album è così cioè mutevole da canzone a canzone pur mantenendo un proprio canovaccio dei PET. Non fatevi fregare da una interessante ma orribilmente sfumata troppo presto “Floating so fast”: la verità l’album la dice “Five in four” secca e alternative ma con riffs che se distorti un po’ sarebbero stoner lo stile all’inglese caratteristico di brani come “On the air” “I don’t belong” “Don’t stop making money” e soprattutto “A lower life” mentre la dicotomia new wave/punk è tangibile in canzoni come “I don’t belong” “Hevo” e “Crimentology” contorta e più particolare a livello di arpeggi mentre la più completa risulta essere “Farther” che riassume un po’ tutte le influenze dei brani proposti in questo “Get the pet”.
In altre parole più che rock leggero come detto prima qui il gruppo brilla per originalità e sfugge le catalogazioni. Non è moscio non ha affatto realizzato un disco omogeneo e scontato anzi è un disco cangiante e interessante per quanto non sia quasi per niente distorto e dove la qualità sonora ottima smussa giustamente gli spigoli contenuti nella musica. Non so fino a che punto si potranno spingere con quest’album i PET ma questo è un album più che gradevole per amanti della musica leggera o alternative e che non si fa problemi con le sperimentazioni anche se bizzarre. Complimenti. Per me disco consigliato.

Track by Track
Floating so fast 60
Five in four 70
On the air 70
Blow Moulding Machine 65
I don’t belong 75
Hevo 75
Crimentology 75
Better stay home 75
Don’t stop making money 75
Farther 75
A lower life 70
Heyday 70

Giudizio Confezione
Qualità Audio: 75
Qualità Artwork: 65
Originalità: 80
Tecnica: 75

Giudizio Finale
71

Snart

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Relics-Controsuoni

21/07/2014

Ci sono dischi perfetti per affrontare le giornate in spiaggia o più in generale l’estate e l’energia che sa sprigionare. Ecco questo Get The Pet rientra in pieno nel novero. Per la sfrontatezza per il succoso rock and roll che contiene e per il vigore dei suoi brani. Gli autori sono i Phono Emergency Tool ovvero i fratelli Sgarzi Andrea alla chitarra e Sandro al basso ed entrambi dietro al microfono e Marco Lanna a picchiare sui tamburi. Il trio bolognese arriva al terzo lavoro sicuramente il più importante visto come è riuscito a concentrare l’attenzione sui tra ragazzi dopo l’esordio omonimo targato 2005 e Get Lost 2009. Gli ingredienti rimangono una dose notevole di foga e una solidità su cui poggia ogni trama. Tutto miscelato con una semplicità che è croce e delizia del gruppo: croce se si considera il tedio che sul lungo minutaggio può provocare una composizione monocolore e delizia perché la freschezza e la leggerezza che deriva dagli intrecci più che essenziali sono perfetti per l’estate. E per le giornate in spiaggia.
Ecco proprio considerata la semplicità del genere suonato dai Phono Emergency Tool l’emergere dai bassifondi dell’underground potrebbe essere ancora più arduo. Ma c’è un ma: il valore dei musicisti è rilevante e la qualità della registrazione è ottima. E quindi Get The Pet è piacevole scorre rallegra e rinfresca. Le uniche forzature negli intrecci sono dovuti ad una scrittura poco fantasiosa visto che lo schema è sostanzialmente sempre lo stesso e perciò ripetitivo. Non che sia sempre un male. Ad esempio le tracce più devote al grunge vuoi per gli accordi dimessi per lo stile del cantato o per i solo più che mai folgoranti si basano su un’architettura fissa. Sentire per credere la cupezza di On The Air o le due tracce di chiusura A Lower Life e Heyday. Poi ci sono le tracce solari quelle sui binari del power pop che mischia le liriche dei R.E.M. e le chitarre dei Pavement; tra queste c’è quella d’apertura Floating So Fast e il suo easy rock c’è la ventata di Blow Moulding Machine e la seguente Hevo. In alcuni brani emergono venature cadenze e melodie tipiche dell’indie o gli ammiccamenti del brit pop. E’ così per Crimentology Better Stay Home e Farther (una delle meno riuscite del lotto) le loro chitarre frenetiche e le liriche frizzanti. Altra influenza che appare evidente sono i Foo Fighters di Dave Grohl: quando la polpa diventa massiccia e i suoni decadenti la voce arriva a sfiorare il rockabilly e la batteria di fa serrata (I Don’t Belong e Don’t Stop Making Money). E infine ci sono i riff; Secchi sferzanti capaci di regger un intero brano portandolo all’esplosione raggiante del ritornello così la chitarra di Five In Four fa al meglio. Dunque godetevelo Get The Pet perché non poteva capitare in una stagione più adatta.

Simone Pilotti

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Roba da rocker

14/07/2014

I Phono Emergency Tool sono virtualmente nati in una compilation ‘Soniche Avventure VIII’ (2003 Fridge Records) con I’d rather be a mosquito pezzo di Andrea Sgarzi. I bolognesi sono fatti così non ci puoi scherzare da quella prima apparizione il gusto è stato tanto che si sono presentati in formazione completa allo Stone Age di Villa Serena (BO). Tutti polistrumentisti dal 2003 oltre essere apparsi in un’altra compilation oltre la già sunnominata sono riusciti anche a mettere assieme tre album di cui l’ultimo è quello che andiamo ad ascoltare Get The Pet. Floating so fast attacca forte con un trend di chitarre indiavolate il cantante distorce in toni punkeggianti ben adatti al brano. Five in tour attacca con una batteria presente e ritornelli ripetitivi e secchi la chitarra replica sé stessa su un tripudio di piatti bacchettati. On the air toni da Londra post-punk il tono della voce leggermente strascicato l’uso delle chitarre richiama decisamente il suono brit dell’epoca. Blow moulding machine scorre su giri di chitarre corde tirate batteria sovraesposta e basso presente la voce è rastremata e si inacidisce un pezzo secco e acido. I don’t belong si ammorbidisce sugli estremi il suono si arrotonda un sound new-wave. Hevo pencola tra toni diversi ma alcuni preziosi tocchi di basso sono gocce che cadono alla perfezione su un più che notevole giro di chitarra. Crimentology è forse uno dei momenti più belli a mio avviso sound più scuro e a tratti etereo la voce si sporca quel tanto da diventare espressiva il suono è cupo un’atmosfera decisamente appassionante. Better stay home è una specie di filastrocca di ticchettii e battiti alienanti una strada di follia che conduce ad un pezzo dai contorni clasheggianti. Immagine Don’t stop making money è un altro di lucida follia con suoni stringati e secchi. Ci si distende con Farther la musica ritrova spazio e riempie con maggiore efficacia e tutto il trio guadagna in compattezza. Come non sentire echi beatlesiani in A lower life? Il tipico sound dei Fab Four prosegue nell’ultimo brano dell’album Heyday è sempre un insieme di suoni che riportano ai sixties con l’aggiunta di un bel riff di chitarra centrale che arricchisce un pezzo abbastanza lungo di per sé. Un trio valido solido dotato di estro e voglia di divertirsi. Trovare un genere non è sinceramente facile molti pezzi si appoggiano sui lancinanti suoni del punk a volte vagano sulla new-wave altre sconfinano nelle beatlesmania. Ma le categorizzazioni servono a poco in fondo quello che conta è la musica e di quella qui ne troviamo di quella buona. Certo non staremo a gridare al miracolo o alla scoperta del secolo ma è un disco che vale ogni minuto speso ad ascoltarlo o quasi. Ci sono momenti di eccellenza ed altri di livello inferiore a volte sembrano poco convinti delle loro qualità o della strada da intraprendere il che porta a troppe divagazioni che incidono sulla compattezza del prodotto. Ma come dicevamo c’è tanta roba interessante dentro questa musicbox e l’attesa di un disco ancora migliore non può che aumentare la voglia di ascoltarli.

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Rockit.it

07/07/2014

Musica da viaggio rock floating so fast. La chitarra elettrica nervosa e la batteria a cannone guidate da precise linee di basso trascinano il ritmo energico della band emiliana fin dalla prima traccia. La voce tagliante e graffiante al punto giusto cavalca perfettamente il sound complessivo. In "Five in four" vibrano atmosfere suoni e cori british beatlesiani con l'aggiunta di accenti rock. Molto intrigante "Crimentology" un esperimento ben riuscito tra sfrofe in stile ballata e ritornelli catartici ben cantati mentre "Better stay home" è capace di creare un piacevole e sbarazzino clima di gioco. Nei testi di brani come "Don't stop making money" è presente anche la volontà di toccare con ironia e intelligenza temi sociali e attuali in questo caso il vile denaro che domina l'esistenza. "On the air" seppure un po' troppo in stile Oasis è un compromesso ben riuscito tra rock pop e orecchiabilità e rappresenta forse la strada giusta su cui lavorare per il futuro. Chiude l'album una carinissima chicca fantasma... Tecnica impeccabile arrangiamenti accattivanti buona interpretazione nel cantato. Probabilmente mancano ancora un pizzico di calore e un tocco di originalità per rendere questo indie-rock davvero unico e internazionale. Continuare così.

Francesco Carrubba

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Rock-Metal-Essence.com

03/07/2014

Artista: Phono Emergency Tool
Titolo: Get the Pet
Genere: Alternative Rock
Anno di uscita: 2014
Provenienza: ITA
Etichetta: Red Cat Records
Voto: 77/100
Un nuovo capitolo de L'Italia che ci piace con i bolognesi Phono Emergency Tool band alternative rock al debutto via Red Cat Records con il disco Get The Pet. Influenzati da Pearl Jam Nirvana Soundgarden etc questi tre ragazzi si fanno autori di una musica alternative rock di facile ascolto divertente orecchiabile melodica ed avvincente ma soprattutto già matura e in grado di competere nel panorama Nazionale e non solo. Ok non è questo disco la massima espressione di originalità che abbiamo ascoltato di recente e la sensazione di deja vu è qui sempre ricorrente però di fronte a un rock così ben composto è difficile non finire per sbilanciarsi un po' lasciandosi sfuggire qualche bell'apprezzamento non celato. Non siamo mica robot e che cavolo! Una buona capacità tecnica con il doppio cantato che si abbina perfettamente a chitarre spesso leggere e a una sezione strumentale ben ritmata rende queste dodici canzoni piacevoli ed accattivanti. Una su tutte Farther la mia preferita assieme a On The Air e Heyday grazie alle sue chitarre ci immerge in un panorama rock alternativo di tutto rispetto irrinunciabile per gli appassionati. Bello!

Iacopo Mezzano

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Extra! music magazine

23/06/2014

In passato ci sono stati mucche caprette cani cammelli e quant'altro il vasto mondo animale possa offrire. Nel caso dei bolognesi Phono Emergency Tool si tratta di un simpatico suino con le scarpe da ginnastica a stagliarsi fiero sulla copertina del nuovo “Get The Pet”. Il terzo album in discografia per Andrea Sgarzi (chitarra e voce) Sandro Sgarzi (basso e voce) e Marco Lama (batteria) è un lavoro di rock alternativo pieno di buoni spunti che fa dell'eterogeneità il suo punto di forza con leitmotiv come assolo e riff coinvolgenti al punto giusto che ritroviamo disseminati lungo tutta la tracklist della durata di tre quarti d'ora circa ognuno a modo suo a dare un tocco differente ai singoli pezzi.Il sapore british è quello predominante fin dal brano d'apertura Floating So Fast dalle ritmiche rapide e serrate linee melodiche orecchiabili e ritornelli facili facili da canticchiare. Eppure masticando per bene il disco si avverte forte e chiaro un certo retrogusto grunge già dalle successive Five In Four e On The Air. Giusto perché i PET non si montino troppo la testa è d'obbligo una critica costruttiva al cantato elemento che rispetto alle parti strumentali convince decisamente meno complice un timbro poco calibrato espressivo e che in certi punti si abbandona all'anonimato. Comunque un disco sopra la media piacevoli e bravi.

Antonella Frezza

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kdcobain.it

22/06/2014

Nuovo lavoro per i Phono Emergency Tool formazione composta da Andrea Sgarzi (chitarra voce) Sandro Sgarzi (basso voce) e Marco Lama (batteria) giunta con “Get The Pet” al terzo album in studio. Quello che il trio bolognese ci propone è un indie pop-rock di stampo british che guarda al passato più e meno recente. L'opener “Floating So Fast” è un punk n'roll dalle chitarre sferzanti “Five In Four” profuma dei migliori Who mentre “Hevo” è guizzante e nervosa in pieno stile new wave. Decisamente diversa dal resto della scaletta è “Better Stay Home” sincopata e dal ritmo funky degno del miglior Beck. Magari non sarà l'album che vi cambia la vita ma “Get The Pet” è un dischetto vivace e interessante capace di regalarvi momenti di vero divertimento e non è poco.

Giacomo Messina

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Highway Italy

23/05/2014

C’è molto Regno Unito nel sound energico e convincente dei Phono Emergency Tool: un’idea di canzone che parte da una forma di pop piuttosto evoluta e si lascia aperta una gamma non indifferente di soluzioni. Il gruppo bolognese è un singolare trio composto dai fratelli Andrea e Sandro Sgarzi alla chitarra e al basso e da Marco Lama alla batteria anche si premurano di dire che in qualche modo “sono tutti chitarristi bassisti e batteristi”. La precisazione non è formale: Phono Emergency Tool sono un triangolo ritmico molto spigoloso dove le chitarre schizzano feroci e inusuali (splendide in Blow Moulding Machine) eppure sempre all’interno di coordinate che le riconducono alla forma della canzone. In questo i Phono Emergency Tool hanno uno strumento in più così come nell’ottima resa della registrazione che li porta a un livello di qualità assolutamente internazionale. Anche perché la compatezza del suono (sempre notevole da Floating So Fast a Heyday) non toglie nulla alle proprietà e all’atmosfera delle canzoni che fanno di Get The PET un esordio solidissimo squillante a tratti anche sorprendente per la disinvoltura l’essenzialità e la maturità con cui i Phono Emergency Tool si presentano. Se avete qualche dubbio cominciate da A Lower Life una canzone che sboccia proprio all’incrocio tra ballata e rumore che Kurt Cobain e Michael Stipe hanno coltivato per anni. Non erano inglesi okay e nemmeno i Phono Emergency Tool lo sono ma non temono paragoni già da adesso.

Marco Denti

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Rockgarage.it

29/04/2014

I bolognesi Marco Lama Andrea Sgarzi e Sandro Sgarzi sono i Phono Emergency Tool e Get The Pet è il loro terzo disco il primo con l’etichetta Red Cat Records. Un power trio di non-più-giovani polistrumentisti (tutti e tre hanno esperienza come chitarristi bassisti e batteristi) che sprizzano rock da tutte le parti e che dimostrano una certa esperienza come rockers e musicisti (si parlava delle numerose precedenti esperienze: Slang Mud Bubble Buzzer Banana Boys Geremia Rock Band Twilight Del Nastro). In questo disco i PET consolidano il suono dei precedenti album mentre in alcune tracce si buttano in nuove sperimentazioni ritmiche e melodiche incalzanti non così strettamente legate al quadrato e dolciastro british rock. Rimane una familiarità con i passaggi e le strutture classiche del rock’n'roll ma il sound dei Phono Emergency Tool non perde mai in potenza sonora e frontalità nell’ascolto. La prima traccia Floating So Fast velocissima spinge così in là così veloce l’inizio del brano che non so se riusciremo a riprenderci dai muri chitarristici quasi americani incalzanti un rock-beat frizzante che apre le danze. La successiva Five in Four è al contrario un capogiro spiazzante dalle metriche dispari e dal testo piuttosto incazzato…ma comunque di giusta rivalsa. La terza traccia On The Air è l’unica canzone composta e cantata dal fratello Sandro Sgrazi dal sapore molto brit anima nel testo fantasmi televisivi che fuoriescono ruvidi come la voce di Sandro.
Blow Moulding Machine è un rock regolare e quasi acustico che ricorda un po’ il folk americano di Bob Dylan un po’ i migliori Oasis ma che comunque propone un testo ecologista ed impegnato. I Don’t Belong sembra continuare il precedente riff rock condito d’effetti e vocalizzi che screziano con gocce di psichedelia tutto il brano soprattutto nell’apprezzato assolo chitarristico. La ben ritmata Hevo s’avvicina ai The Hives ed ai loro classici riff sincopati mentre Crimentology stacca da questa vertiginosa corsa con un lento rock un attimo più riflessivo che glorifica nel testo le proprie memorie e le proprie radici. Better Stay Home evoca un incubo dal suono acido e stralunato sghembo e un po’ sussurrante. Don’t Stop Making Money è il singolo dell’album sicuramente il pezzo più radiofonico dove tutto il gruppo canta possenti e trascinanti coretti. Father è l’unico pezzo dov’è presente un ospite femminile anche se per poco Sonia Duca. Assieme ai brani A Lower Life Heyday stiamo assistendo ad un rallentamento del ritmo generale e mentre notiamo la preziosità dell’ultima traccia del CD Heyday dove non manca disinvoltura alla batteria possiamo vantarci di aver scoperto una comica ghost track finale al minuto 3:30 dall’umorismo illusorio ed allucinato.

12 canzoni orecchiabili corredate di tutto il necessario per un rock’n'roll efficace e prodotte da Gianluca “Pecos” Grazioli al Subcase di Scandellara studio musicale famoso per la sua fucina di gruppi indie rock ed un piccolo festival.
Autore: Phono Emergency Tool
Titolo Album: Get The Pet
Anno: 2014
Casa Discografica: Red Cat Records
Genere musicale: Alternative Rock British Rock
Voto: 7
Tipo: CD
Sito web: http://www.phonoemergencytool.it
Membri band:
Andrea Sgarzi – Voce chitarra
Sandro Sgarzi – Basso cori percussioni mandolino voce(traccia 3)
Marco Lama – Batteria
Sonia Duca – Cori (traccia 10)

Carlo Verzegnassi

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Hardsounds.it

11/04/2014

E’ un rock british quello di 'Get The PET' il nuovo album dei Phono Emergency Tool trio bolognese con un vasto bagaglio di esperienze e lavori tour in giro per il Paese e due album autoprodotti. Questo nuovo lavoro sotto etichetta Red Cat Records è un concentrato di svariate influenze internazionali dai ritmi stile Beatles ai Blur passando per i Radiohead. Si inizia con il rock'n'roll veloce e potente di "Floating So Fast" per poi cedere il ritmo a pezzi più soft come "Blow Moulding Machine" ed il ritornello assordante della serie "mi canterai per tutto il giorno" di "Hevo". L’unica ballata presente è "Lower Life" che ricorda molto lo stile e la musicalità di Wilco. Tutto sommato questo album suona fresco dai riff orecchiabili e ritornelli semplici da ricordare: fossero stati americani o inglesi sarebbero passati in tutte le radio locali e non! Buona la terza! 75/100

Flora Mocerino

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Music on TNT

02/04/2014

Andrea Sgarzi Sandro Sgarzi e Marco Lama…ecco chi si cela dietro alla splendida cover art dei Phono Emergency Tool power trio istintivo di un Emilia Rock da sempre viva nella prima linea dell’underground. La band dedita ad un incrocio ragionato di brit e spezie grunge propone un insieme di sensazioni aperte che partendo da intuizioni vitali mirano in maniera graduale e trasparente alle docili volontà alternative di Get the pet il loro terzo lavoro. Sin dal primo ascolto ci si ritrova in un semplice ritmo coinvolgente e diretto che non sembra celare particolare innovazione riuscendo però ad assestarsi con fermezza su armonizzazioni aperte e di consumo lineare proprio come dimostra Floating so Fast opener uniforme e leggiadra in grado di virare il suo rock verso il nu punk d'oltreoceano qui pronto a vestirsi di linee vintage con Five in four in cui il bilanciamento armonico della sei corde si pone al servizio di una linea di cantato non particolarmente evolutiva ma pulita e convincente. Con On The Air aperta da una microscopica intelaiatura di basso viaggiamo verso sensazioni popular-showgaze che subiscono un’attesa maturazione in Blow moulding machine pronta con il suo ritmo sincopato a ricoprire reminiscenze Clash anticipando I don't belong traccia dalla ritmica d'oltremanica proprio come viene a palesarsi in Farther splendida nel suo outro. Non mancano poi né minimalismi giocosi ( Better stay home ) né gli apici compositivi chiari e ben definiti di Don’t stop making money in cui la battente sezione ritmica apre a semplicità ed easy listening costruiti però senza banalità espressiva al pari di ciò che accade sulle impercettibili venature post grunge di A lower life e Heyday da cui sgorgano intuizioni nirvaniane che si mostrano deliziosamente ispirate nel nascosto finale. Un disco dunque essenzialmente diretto e privo di inutili fronzoli al servizio di un immediatezza ragionata e definibile come l'arma migliore di questa giovane band.

Loris Gualdi

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Aristocrazia Webzine

31/03/2014

Il Rock in Italia gode di buona salute: questa affermazione ad alcuni potrebbe sembrare fuorviante se si pensa a ciò che viene raccontato dai canali "ufficiali" o da quello che ritroviamo inserito nelle classifiche di vendita elementi che dovrebbero esprimere i gusti dell'ascoltatore nostrano. Per fortuna la situazione reale è ben lontana da quelle statistiche e dalle produzioni incelofanate tant'è che coloro i quali credono veramente nel valore della musica e dell'arte in genere si rivelano pronti ad accettare le scommesse offerte dalle formazioni underground non soffermandosi né dando eccessivo peso a quegli aspetti. Fra le nuove tante uscite del 2014 parlerò del terzo disco dei bolognesi Phono Emergency Tool il cui debutto eponimo fu rilasciato nel 2005 e al quale seguì "Get Lost" nel 2009. Il trio composto dai fratelli Andrea e Sandro Sgarzi (il primo chitarra e voce il secondo basso e voce) e da Marco Lama (alla batteria) è di quelli che ha fatto parecchia gavetta: i musicisti infatti sono attivi da molto tempo all'interno della scena nazionale e il nuovo "Get The Pet" si potrebbe considerare come il frutto di una maturazione ormai del tutto compiuta. Il loro album racchiude in sé le variopinte influenze di memoria The Beatles in più di una circostanza sembra prestare il fianco a influssi sonori alla Beck e lascia spazi liberi nei quali innestare un po' di Pavement Radiohead e Foo Fighters: lo spirito complessivo dell'opera si divide così fra suoni britannici e altri classicamente statunitensi. In tutto questo tirar fuori nomi altrui vi chiederete dove siano i Phono Emergency Tool: il marchio di fabbrica della formazione emiliana è impresso nei pezzi tramite grinta e passione con la capacità di rendere l'atmosfera prima febbrile per poi addolcirla quel tanto che basta a far spuntare un sorriso sulle labbra; oppure i ragazzi sono in grado di alimentarla con quel tocco vagamente psichedelico che non guasta mai. È così che in scaletta possono convivere pezzi come "Blow Mouldine Machine" "I Don't Belong" e "A Lower Life" che di sicuro non saranno i soli a farsi recepire con piacere dal vostro orecchio. I Phono Emergency Tool sanno il fatto loro hanno le idee chiare e riescono a mantenere uno strato di ingenua semplicità accoppiato a un ulteriore velo di libero e scatenato divertimento che fa del Rock un rimedio salutare quanto indispensabile. "Get The Pet" è consigliato a chi adora il genere astenersi perditempo.

Mourning

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Stereoinvaders.com

19/03/2014

Bolognesi tre e fragorosi: sono i Phono Emergency Tool quelli della mucca-maiale con gli stivali in copertina. Già dall'artwork - vagamente in stile Primus - si intuisce che la band in questione non va a cercarsela facile. Fonts di stampo western affibbiati al calderone dell'indie rock gli emiliani non sono di così immediata etichettatura pur dedicandosi ad un rock abbastanza comprensibile sin dal primo ascolto. Pensate a Beck l'eclettico artista californiano eroe di un certo indie rock di stampo prettamente lo-fi; ecco aumentate il volume aggiungeteci più elettricità e più linearità rock andando per sottrazione di visioni cervellotiche e un po' psichedeliche. Siete più dalle parti di Bugo (la versione italiana di Beck)? Ok mischiateci del flavour da rock anni '70 forse un po' di Jane's Addiction e degli immancabili input beatlesiani che non si negano a nessuno e comincerete ad avere le idee più chiare sul rock dei Phono Emergency Tool. Dischetto energico e fresco che costituisce più che un semplice motivo di interesse per gli aficionados della sezione indie/alternative. [7/10]

Psychotron

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Rockshock.it

18/03/2014

Trio bolognese composto dal drummer Marco Lama e dai fratelli Andrea e Sandro Sgarzi i Phono Emergency Tool sono attivi da una decina di anni e pubblicano questo loro terzo disco intitolato Get The Pet con l’etichetta Red Cat Records in seguito a due album autoprodotti. Ci troviamo di fronte ad un lavoro composto da dodici brani dal sapore indie-british che si mescola con una sperimentazione melodica caratterizzata da ritmiche incalzanti. L’attacco sferzato di Floating So Fast ci incastra in quel magma chitarristico che appare travolgente con riff ossessivi e scanzonati e segue il tiro in Five in Four. La voce del singer è piuttosto decisa e d’impatto la band sfrutta componimenti semplici e orecchiabili. L’ispirazione principale di questi artisti deriva da Beck e Gomez A lower life sembra una ballad alla Wilco la fila di pezzi catchy e vivaci come Hevo e Don’t stop Making Money s’infiltra conciliando fraseggi indie e una scrittura incisiva. I Phono Emergency Tool hanno un background musicale che va dagli Xtc a Robyn Hitchcock passando a Blur ed Eels con la benedizione dei Beatles più vertiginosi ma bisogna aggiungere che la loro personalità musicale è maturata dopo anni di esperienze con altre realtà bolognesi. Oltre ad aver assorbito certe influenze sonore ognuno dei tre membri si è anche destreggiato al basso alla chitarra e alla batteria in maniera da approcciarsi pienamente ai componimenti con una conoscenza generale degli strumenti con cui operare avvantaggiandoli nel generare uno stile proprio caratterizzando il suono e la stesura musicale fatta di giochi melodici e un cantato raggiante. 12 brani condensati in 42 minuti d’ascolto canzoni semplici ma non facilmente orecchiabili prodotti da Gianluca Pecos Grazioli al Subcase di Scandellara conosciuto per la sua fucina di gruppi indie rock e un piccolo festival. Come dico sempre not my gender but sounds good.

Luca Paisiello

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Metrodora.net

26/02/2014

Oh belan non sapevo che le vecchie bandiere del grunge si fossero messe insieme per formare una super band: si chiama Phono Emergency Tool ed è composta da membri di Pearl Jam Nirvana e Soundgarden; sono bravi ascoltateli se vi capita. Cosa? Non c’è nessun supergruppo? E i Phono Emergency Tool sono bolognesi? Eppure avrei giurato di essere tornato indietro di vent’anni e di essere da tutt’altra parte del mondo. Già perché questo power trio ha assimilato molto troppo dal sound di quel periodo al punto che in diverse occasioni sembra di sentire un mix delle band citate sopra e chi vuole aggiungerne altre faccia pure. D’accordo che essere originali al giorno d’oggi è praticamente impossibile e comunque ci sta che una band si rifaccia chiaramente ad una scena o ad un genere il fatto è che ascoltando “Get Pet” si ha una continua sensazione di deja vu che non ci lascia fino alla fine e questo nonostante il loro curriculum sia di tutto rispetto: altri due dischi pubblicati (“Phono Emergency Tool” del 2005 e “Get Lost” del 2009) più qualche partecipazione a compilation di livello nazionale una mini tournee in Inghilterra ed una distribuzione importante (prodotto dalla Redcat Records di Firenze il disco è distribuito da Audioglobe / The Orchard). Eppure come in ogni band affiatata anche qui c’è tanta bella roba se l’originalità non è il loro forte i P.E.T. hanno una buona capacità tecnica: le due voci che si alternano sono sostenute da una sezione strumentale ben definita cosi come non mancano riff che rendono queste dodici canzoni accattivanti. Come si può notare dall’immagine di copertina poi i tre sanno scherzare molto e il risultato è che alla fine ci rendono partecipi del gioco al quale stanno giocando. Forse non saremo al cospetto dei paladini della musica indipendente ed un po’ di personalità in più non guasterebbe ma nonostante ciò i P.E.T. sembrano sapere il fatto loro e questo basta per desiderare che ce ne fossero di gruppi così.

Alessandro Adesso

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dagheisha.com

20/02/2014

Incastri elettrici interessanti quelli dei bolognesi che concedono alle stampe il terzo full lenght della loro carriera mostrando una compattezza maggiore rispetto all'omonimo esordio autoprodotto e 'Get Lost'. Il tempo ha corredato la loro proposta di arrangiamenti più consistenti e la bravura dietro la console di Gianluca Pecos Grazioli (Armoteque Francesca Tourè Il Vaso Di Pandora) ha fatto il resto. Le dodici tracce in questione sono state registrate al SubCave Scandellara Studio di Bologna ed al Reverendo Studio di S. Pietro In Casale tra il 2011 e il 2012 quindi non sono freschissime. L'impatto è comunque degno di nota ed un'evidente anima beatlesiana fa spazio ad elementi brit pop e retaggi di Beck. 'Five In Four' e 'Blow Moulding Machine' sono i due brani in cui Andrea Sgarzi denota una personalità di rilievo sia alla chitarra che dietro il microfono. A tratti questa sensazione scema un pò ma siamo certi che dal vivo troveranno il modo di riscaldare il proprio pubblico.

Yuri

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Legacy magazine (Germany)

19/02/2014

Dass man einer italienischen Band einmal nachsagen konnte sie wurde wie eine typisch-amerikanische Roadmovie-Kapelle klingen ware vor einer Dekade noch undenkbar gewesen. Doch bei Phono Emergency Tool stehen alle Zeichen auf westlich gepragten Indie-Sound und in diesem Bereich ist die Truppe aus Bologna kompositorisch mittlerweile gefestigt und solide. "Get The PET" ist dabei eine Mischung aus grungigen Seattle-Sounds mit Alice in Chains-Pragung locker-fluffigen Nashville-Momenten einigen College-Radio-Standards und britisch gepragten Ideen der Sorte Supergrass. Die Scheibe ist unterdessen derart easy und locker dass man sich bequem die Couch einrichten kann und entspannt den kompakt formulierten Ideen des Trios hingeben kann. "Five In" und "Blow" sorgen zwar schon zu Beginn fur einen sehr lebendigen Sound "Hevo" uberzeugt mit einem flotten Uptempo-Drive und bei "A lower life" geht's dann auch noch einmal ein weing dreckiger zu doch alles in allem bleibt "Get the PET" eine vollkommen relaxte Platte die man schon nach weingen Takten als den perfekten Soundtrack fur eine Reise durch den amerikanischen Western entlarvt hat. Und dabei sind PHONO EMERGENCY TOOL am Ende noch sowas von eigenstandig unterwegsdass man den Hut ziehen mag. So authentisch amerikanisch und gleichermaben cool hat eine Band aus dem europaischen Suden selten geklungen. [13/14]

BB

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lascena.it

07/02/2014

Tornano sulla scena i bolognesi Phono Emergency Tool carichi di buone idee e di un buon alternative rock diretto discendente dell'indie rock '90 e dei primi anni dello scorso decennio. Il trio si barcamena con efficacia e senza ridondanze tra pop-rock d'albionica fattura e due degli indie-rocker più strampalati della generazione dei quarantenni vale a dire Beck e Bugo. Partendo da questi presupposti il trio ha scritto dodici brani ben calibrati e stilisticamente variegati che rendono il disco oltremodo eccitante e fluido. Intrigante a tratti la capacità di far evolvere il sound all'interno dello stesso brano: prendiamo Blow moulding machine che parte con un incedere didleyano per poi mutare verso un classic pop-rock che affonda le radici nel noise dei Dinosaur Jr. Con Don't stop making money invece la band felsinea ci catapulta nel fascinoso cono d'ombra tra new wave e post punk il tutto condendo con un rock-beat frizzante e circolare. Sulla stessa falsariga si pone la ben ritmata Hevo in odor di The Hives. Certo rimane l'eccessiva familiarità di alcuni passaggi ma il sound dei Phono Emergency Tool non perde per questo in resa sonora ed evocativa frontalità.

Vittorio Lannutti

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Area Centese

16/01/2014

I PHONO EMERGENCY TOOL protagonisti a FM Sera.
Ancora un gruppo di grande livello ospite di FM Sera il programma radiofonico in onda sulle frequenze di Ciao Radio ogni martedì sera dalle 21 alle 23. Martedì scorso è stato il turno dei Phono Emergency Tool.Sotto l’abile regia di Francesco Rinaldi e Silvio Riolo e con la verve del nostro Direttore Giuliano Monari il gruppo Phono Emergency Tool originari della provincia bolognese ha raccontato le tappe che hanno visto il trio formato da Andrea Sgarzi il fratello Sandro – entrambi alla chitarra – e dal percussionista Marco Lama ritagliarsi uno spazio nel vastissimo panorama musicale italiano. L’occasione della loro partecipazione alla diretta radiofonica è stata la presentazione in anteprima assoluta per i radioascoltatori di FM Sera del loro ultimo CD: Get the Pet. Un interessante lavoro che piacerà sicuramente agli amanti del rock melodico e non solo.

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SentireAscoltare.it

11/01/2014

Terzo album per il power trio bolognese Phono Emergency Tool a ben cinque anni dal predecessore Get Lost. Il solito piglio duttile e gagliardo con un sensibile scatto in avanti direzione maturità.

Stefano Solventi

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Indieforbunnies.com

08/01/2014

Non si può dire (musicalmente parlando) che il 2014 non stia iniziando il suo cammino nel migliore dei modi. Tornano sulla scena i bolognesi Phono Emergency Tool con il loro terzo disco “Get The Pet” ed è subito una miscela esplosiva un’anima irrequieta dal look rock-british e last yankee contaminatissimo che brucia calorie anche da fermo. I fratelli Sgarzi – Sandro e Andrea rispettivamente voce e chitarra e basso voce – e Marco Lama alle pelli suonano da sempre una musica “sregolata” e sostenuta da una perfezione tecnica mirabolante nulla da invidiare a formazioni oltre cortina e lontanissimi dal voyeurismo indie che tanto vampirizza intorno il loro è un mondo di formule sonore azzeccatissime dal passo veloce e dall’epos colorato quasi un fenomeno generazionale che dalla Bologna in perenne fermento sonico arriva per stracciare mode e confusioni stilistiche. Dodici “brani febbrili” dicevamo ibridi e con la giusta predisposizione a far rimanere a bocca aperta brani che apparecchiano una tavola di stuzzicherie soniche che possono – e la danno – assuefazione e coccoloni a chi va in cerca di botte di vita sottoforma di note e fuzz da passare attraverso gli ampli stereo; la dimensione dei PET è multi sfaccettata un giro di cromatismi elettrici che generano entusiasmo e apprezzamenti difficile quasi stargli dietro per l’incredibile voracità che immettono in tutti i brani animosità Beatlesiane schizzoidi intuiti Beckiani “Five in four” “On the air” “Blow moulding machine” “Don’t stop making money” memorie di Andy Partridge “I don’t belong” polveri Pavement(iane) “Hevo” e quelle note trascinate e beatnik che “A lower life” lascia cadere in aria come un lascito estetico e vagamente psichedelico di stampo Harrisoniano post-India. Il trio dei PET vive ancora in una bolla di purezza adamantina continuamente in fregola d’arte eccelsa dove per loro reinventare una certa grammatica del rock è un gioco da ragazzi oltre che a tenere a bada la noia “sponsorizzata” di tanta ma tanta vuotezza amplificata che gira qua e la senza troppa fatica. Come sempre grandi! [rating 4/5]

Max Sannella

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Corriere della Sera

08/12/2013